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Messaggio  Stefania Mer 16 Dic 2009, 01:10

Tre settimane fa Premawardan Wawlanbokke sta acquistando pezzi di ricambio per la sua auto in una cittadina vicino alla capitale asiatica quando riconosce una donna che assomiglia incredibilmente alla sorella scomparsa 5 anni prima in seguito al disastroso tsunami che ha colpito lo Sri Lanka. La donna è completamente sporca e chiede l’elemosina vicino a un grande edificio.

Non credendo ai suoi occhi, Premawardan chiama al telefono un'altra sua sorella, che immediatamente giunge sul luogo. Anche lei riconosce nel viso stanco e invecchiato della questuante il volto della sorella scomparsa cinque anni fa. I due decidono di portarla a casa, ma presto si rendono conto che la donna ha gravi problemi psichici.

La presunta Padma è ancora oggi in uno stato confusionale. Per diversi giorni, dopo il primo incontro con i membri della famiglia Wawlanbokke, non ha pronunciato nemmeno una parola. Adesso si trova all'ospedale psichiatrico di Unawatuna e avrebbe ricominciato a parlare. Tuttavia ricorderebbe poco del suo passato. Quando un corrispondente dell'Independent le ha mostrato una foto del matrimonio di Padma, la donna ha sorriso e ha detto senza esitazione: «Questo è mio marito». Nei prossimi giorni saranno i test del Dna a stabilire se esiste realmente qualche legame di parentela tra la donna e la famiglia Wawlanbokke.
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in PRIMO piano - Pagina 2 Empty No Panic

Messaggio  Stefania Lun 14 Dic 2009, 12:27

Il virus H1N1 si avvia a festeggiare in PRIMO piano - Pagina 2 618852 il suo primo anno di vita con un bilancio pieno di sorprese: un tasso di mortalità di gran lunga inferiore al previsto (lo 0,018%, meno dell'influenza stagionale) e un deciso calo dei ricoveri negli Stati Uniti e in Europa (eccetto la Francia).

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) - accusata da qualcuno di eccesso d'allarmismo - è stata costretta ad aprire un'inchiesta interna per verificare i possibili conflitti di interessi dei suoi consulenti scientifici. Accusati di essere pure a libro paga dell'industria.

La diffusione del virus - complice un mondo sempre più globale - è stata rapidissima in PRIMO piano - Pagina 2 303469 . Gli effetti però sono stati meno gravi del previsto. Secondo l'Oms, il virus è arrivato in 208 Paesi. Le vittime riconducibili a H1N1 però sono "solo" 9.596, una cifra di gran lunga inferiore alle 500mila causate ogni anno dall'influenza stagionale. In Italia siamo a quota 142, un morto ogni 25mila casi di infezione. Ma per la maggior parte il virus è una concausa. La task force di esperti della Casa Bianca pochi mesi fa prevedeva tra i 30 e i 90mila morti negli Usa (contro i 36mila della stagionale). Le stime reali parlano oggi di 10mila vittime statunitensi su 50 milioni di malati.

Il peggio, almeno per la prima ondata pandemica, sembra alle spalle. Anche se, naturalmente, non bisogna abbassare la guardia a causa del rischio di recrudescenze. La spagnola- per esempio - ha avuto tre ondate in tre anni diversi.

Dove invece il virus non ha tradito le attese è stato sul fronte finanziario: ilbusiness dell'H1N1 scoppia di salute. La Virus Spa, un sapiente mix di vaccini e di indotto figlio dell'ansia "preventiva", ha già iniziato a macinare miliardi in PRIMO piano - Pagina 2 686784 in PRIMO piano - Pagina 2 686784 in PRIMO piano - Pagina 2 686784.

I primi beneficiari di questo inatteso Eldorado sono, come ovvio, i professionisti della pandemia: i produttori di vaccini. I governi (Italia compresa) hanno firmato contratti in bianco, pagando in anticipo vaccini non ancora approvati pur di farne scorta adeguata. L'inglese Gsk ha piazzato in pochi giorni 440 milioni di dosi (al prezzo di 5 sterline l'una) di Pandemrix a 22 Paesi differenti con un incasso "straordinario" di quasi 3 miliardi di euro. Non solo: le vendite del suo Relenza, un anti-virale efficace in fase preventiva, sono decollate a 600 milioni di euro nei primi nove mesi 2009.

Il Tamiflu della Roche, un altro anti-virale già sul mercato, ha decuplicato le vendite a 2 miliardi nel 2009 e secondo le stime del colosso svizzero ne macinerà altri 400 l'anno prossimo. La Novartis prevede di ricavare dal suo vaccino Focetria un miliardo in sei mesi. Più o meno quanto incasserà grazie ai suoi nuovi prodotti la francese Sanofi. Centinaia di milioni entreranno pure nella casse dell'americana Baxter (titolare del vaccino Celvapan) e dell'inglese Astra Zeneca. Contratti in grado di generare a fine pandemia, secondo l'Oms, ricavi extra vicini ai 20 miliardi.

Oggi, a contratti miliardari firmati, il mercato s'è girato. La pandemia non morde. La gente - ridimensionata la percezione del rischio - non si vaccina. E milioni di dosi (scadenza media un anno) rimangono stoccate nei frigoriferi degli ospedali. L'Olanda ha già deciso di mettere in saldo il 50% delle sue scorte, svendendo 17 milioni di dosi, con Macedonia e Malta pronte all'acquisto. Lo stesso sta pensando di fare la Gran Bretagna. E presto anche Francia (94 milioni di dosi ordinate) e Usa (85 milioni già disponibili) - dove l'influenza A pare in decisa regressione - rischiano di dover affrontare lo stesso problema. A tre mesi dal lancio, insomma, siamo già ai saldi di stagione. Di cui tra l'altro potrebbero beneficiare i Paesi più poveri. Italia e Francia, per amor del vero prima della creazione del surplus, avevano già destinato il 10% del loro stock proprio alle nazioni emergenti. E l'Oms si è già garantito la disponibilità di 200 milioni di dosi per 95 Paesi a basso reddito. Quelli tra l'altro dove il virus, proprio per la mancanza di presidi, è più a rischio di mutazione anche perché potrebbe incrociarsi con gli ultimi focolai di aviaria. Un'ipotesi che per gli scienziati mondiali è a oggi un vero incubo.

I vaccini però sono soltanto uno dei tanti rami del ricchissimo business della Virus Spa. Basta entrare in questi giorni in una farmacia per rendersi conto di come la sindrome H1N1 abbia contagiato pure i prodotti da banco. I gel disinfettanti per le mani (+50% di vendite ad ottobre in Italia secondo la Nielsen) tirano più dell'aspirina. Gli americani, calcola l'istituto di ricerca Minter, spenderanno quest'anno 3,6 milioni di dollari in più per difendersi dall'influenza A.

L'Italia, sul fronte del business della pandemia, finora ha solo pagato. La spesa "viva" a oggi - al di là dei costi necessari per pagare Topo Gigio e di quelli strutturali per la task force del viceministro Ferruccio Fazio - è rappresentata dal costo dei vaccini: 184,8 milioni (24 milioni di dosi) con un contratto con la Novartis secretato dal Governo, malgrado le richieste di trasparenza della Corte dei conti.

L'accordo, siglato a farmaco non ancora approvato, ha alcune clausole molto particolari. Un codicillo a pagina 10, ad esempio, sgrava l'azienda svizzera di tutti i rischi pecuniari derivanti da eventuali effetti collaterali del prodotto. Caricandoli, in sostanza, sulle spalle dei cittadini italiani.

I responsabili dell'Oms smentiscono di aver peccato d'allarmismo. Alcuni scienziati accusano l'Oms di aver modificato appositamente la definizione ufficiale di pandemia per poter dichiarare il livello massimo di allerta. A inizio 2009 la conditio sine qua non per lo stato d'emergenza (il livello 6) era quella di trovarsi di fronte a "un enorme numero di morti". Dizione sparita nei primi mesi dell'anno dal prontuario di Ginevra. Difficile- soprattutto - replicare alle rivelazioni sui presunti conflitti di interesse di alcuni esperti scientifici degli advisory groups, i gruppi di consulenza dell'Oms sull'H1N1. Il medico olandese Albert Osterhaus, del comitato "Sage" incaricato delle linee guida per la prescrizione di vaccini contro il virus, avrebbe partecipazioni economiche in diverse società farmaceutiche. E così è stata avviata un'inchiesta per verificare l'effettiva indipendenza dei comitati di consulenza a cui è stata affidata la regia della prima pandemia globale.

confusione COSA ABBIAMO IMPARATO DA QUESTA CRISI? confusione
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Messaggio  ENRIKO7 Gio 10 Dic 2009, 17:06

Adesso però devi dirmi anche che dice Very Happy Very Happy
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Messaggio  mg Gio 10 Dic 2009, 16:53

ENRIKO7 ha scritto:Per ben 5 volte al giorno....chissà com'è questo richiamo,mi piacerebbe sentirlo




mg
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Messaggio  ENRIKO7 Gio 10 Dic 2009, 16:47

Per ben 5 volte al giorno....chissà com'è questo richiamo,mi piacerebbe sentirlo
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Messaggio  giuseppe s. Gio 10 Dic 2009, 16:27

mg ha scritto:scratch http://www.sanpaolo.org/fc/0950fc/0950fc03.htm

IL REFERENDUM SUI MINARETI IN SVIZZERA E LA VOGLIA DI PROPORLO IN ITALIA

DURO COLPO ALL’INTEGRAZIONE
E ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA




in PRIMO piano - Pagina 2 895423 Non c’è alcun dubbio. Un referendum come quello svizzero che mette al bando i minareti, vincerebbe anche in Italia. Lo dicono gli esperti di opinione pubblica. Il minareto suscita allarme sociale. Evoca terrorismo islamico, come l’attacco alle Torri gemelle. È visto come un pericolo per l’Occidente. È sinonimo di fanatismo.

Ma cos’è il minareto? Cosa lo differenzia dal campanile? Da strumenti per chiamare alla preghiera, li vorremmo trasformare in "simboli identitari", segni di contrapposizione tra le religioni. Un pasticcio ideologico e culturale, che non riesce a fare i conti con la "diversità", cui ci richiama sovente Benedetto XVI.

Ha detto bene il vescovo di Lugano monsignor Pier Giacomo Grampa, quando ha osservato che «la maggioranza di chi ha detto no ai minareti, non l’ha fatto per difendere l’identità cristiana, ma per blindare il proprio egoismo». Il "sì" in Svizzera, cioè il "no" ai minareti, ha vinto nei cantoni dove gli immigrati sono pochi. Ha perso a Basilea e a Zurigo, dove l’integrazione funziona.

Insomma, la paura si vince se si impara a vivere insieme. in PRIMO piano - Pagina 2 376749 Ecco perché i vescovi elvetici hanno denunciato che il risultato è «un duro colpo alla libertà religiosa e all’integrazione». Analisi condivisa anche dalla Santa Sede, preoccupata per i risvolti polemici internazionali che la consultazione può riservare.

In Italia è già accaduto. O sta già avvenendo. in PRIMO piano - Pagina 2 451466 Il cattolicesimo in "salsa leghista" sfiora un pericoloso relativismo, perché impedisce la preghiera e un luogo di culto a un’altra religione, negando diritti inalienabili, che sono della persona, prima ancora che del cittadino. in PRIMO piano - Pagina 2 11189 Esattamente l’opposto dello "spirito di Assisi" di Giovanni Paolo II, che chiamò nella città di san Francesco i leader di ogni religione del mondo a pregare, gli uni accanto agli altri, con i propri simboli e le proprie "liturgie". Lo "spirito di Assisi" è null’altro che il primato della fede, la parità dei diritti e la dignità di ogni persona umana.

L’Osservatore Romano ha scritto che i "minareti" sono "come i crocifissi", perché «la religione non può essere un fatto privato». Vietare la preghiera e i richiami a essa è una bestemmia contro Dio. Qualcuno ci prova, ogni tanto, anche col suono delle campane, per una questione di "ecologia" acustica. Eppure, dai minareti svizzeri nessun muezzin alza la voce. Sono simbolo di preghiera. E niente di più.

Chi è d’accordo con i vincitori del referendum svizzero e lo propone anche da noi vorrebbe che la religione fosse solo un fatto privato, senza alcuna valenza pubblica: il massimo del relativismo. I cristiani non possono accettare "la logica dell’esclusione", come ha detto monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio per gli immigrati.

Il vero obiettivo non sono i minareti, ma la moschea come luogo di culto e di "dottrina". Un conto, però, è condividere preoccupazioni per ciò che si predica e si insegna nelle moschee, altra cosa è spazzar via il luogo di culto. A Roma, centro della cristianità, convivono la basilica di San Pietro e la moschea più grande d’Europa. Quando venne costruita, in segno di rispetto, gli islamici accettarono di tenere il minareto più basso rispetto al progetto iniziale.

Quanto al principio di reciprocità, tanto evocato, monsignor Grampa ricorda che non possiamo «diventare anche noi intolleranti». È pericoloso aprire il fronte crocifissi e minareti: è una trincea di pregiudizi, che sfocia nell’odio. Lo "spirito di Assisi" deve tornare a soffiare sull’Europa.
mi fa tornare in mente quando sono andato ad Istanbul....bellissime la moschea blu e la moschea di Santa Sofia (che tra l'altro era nata come Chiesa Cattolica se nn ricordo male.....sono molti infatti al suo interno i simboli cattolici che poi vennero coperti dai musulmani)....un altro cosa bellissima è sentire cantare il muezzin dai minareti...hihi ma nn lo invidio, pensate che deve farsi centinaia e centinaia di gradini per non so quante volte al giorno per richiamare i fedeli alla preghiera appunto con un canto
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Messaggio  mg Gio 10 Dic 2009, 11:46

scratch http://www.sanpaolo.org/fc/0950fc/0950fc03.htm

IL REFERENDUM SUI MINARETI IN SVIZZERA E LA VOGLIA DI PROPORLO IN ITALIA

DURO COLPO ALL’INTEGRAZIONE
E ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA




in PRIMO piano - Pagina 2 895423 Non c’è alcun dubbio. Un referendum come quello svizzero che mette al bando i minareti, vincerebbe anche in Italia. Lo dicono gli esperti di opinione pubblica. Il minareto suscita allarme sociale. Evoca terrorismo islamico, come l’attacco alle Torri gemelle. È visto come un pericolo per l’Occidente. È sinonimo di fanatismo.

Ma cos’è il minareto? Cosa lo differenzia dal campanile? Da strumenti per chiamare alla preghiera, li vorremmo trasformare in "simboli identitari", segni di contrapposizione tra le religioni. Un pasticcio ideologico e culturale, che non riesce a fare i conti con la "diversità", cui ci richiama sovente Benedetto XVI.

Ha detto bene il vescovo di Lugano monsignor Pier Giacomo Grampa, quando ha osservato che «la maggioranza di chi ha detto no ai minareti, non l’ha fatto per difendere l’identità cristiana, ma per blindare il proprio egoismo». Il "sì" in Svizzera, cioè il "no" ai minareti, ha vinto nei cantoni dove gli immigrati sono pochi. Ha perso a Basilea e a Zurigo, dove l’integrazione funziona.

Insomma, la paura si vince se si impara a vivere insieme. in PRIMO piano - Pagina 2 376749 Ecco perché i vescovi elvetici hanno denunciato che il risultato è «un duro colpo alla libertà religiosa e all’integrazione». Analisi condivisa anche dalla Santa Sede, preoccupata per i risvolti polemici internazionali che la consultazione può riservare.

In Italia è già accaduto. O sta già avvenendo. in PRIMO piano - Pagina 2 451466 Il cattolicesimo in "salsa leghista" sfiora un pericoloso relativismo, perché impedisce la preghiera e un luogo di culto a un’altra religione, negando diritti inalienabili, che sono della persona, prima ancora che del cittadino. in PRIMO piano - Pagina 2 11189 Esattamente l’opposto dello "spirito di Assisi" di Giovanni Paolo II, che chiamò nella città di san Francesco i leader di ogni religione del mondo a pregare, gli uni accanto agli altri, con i propri simboli e le proprie "liturgie". Lo "spirito di Assisi" è null’altro che il primato della fede, la parità dei diritti e la dignità di ogni persona umana.

L’Osservatore Romano ha scritto che i "minareti" sono "come i crocifissi", perché «la religione non può essere un fatto privato». Vietare la preghiera e i richiami a essa è una bestemmia contro Dio. Qualcuno ci prova, ogni tanto, anche col suono delle campane, per una questione di "ecologia" acustica. Eppure, dai minareti svizzeri nessun muezzin alza la voce. Sono simbolo di preghiera. E niente di più.

Chi è d’accordo con i vincitori del referendum svizzero e lo propone anche da noi vorrebbe che la religione fosse solo un fatto privato, senza alcuna valenza pubblica: il massimo del relativismo. I cristiani non possono accettare "la logica dell’esclusione", come ha detto monsignor Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio consiglio per gli immigrati.

Il vero obiettivo non sono i minareti, ma la moschea come luogo di culto e di "dottrina". Un conto, però, è condividere preoccupazioni per ciò che si predica e si insegna nelle moschee, altra cosa è spazzar via il luogo di culto. A Roma, centro della cristianità, convivono la basilica di San Pietro e la moschea più grande d’Europa. Quando venne costruita, in segno di rispetto, gli islamici accettarono di tenere il minareto più basso rispetto al progetto iniziale.

Quanto al principio di reciprocità, tanto evocato, monsignor Grampa ricorda che non possiamo «diventare anche noi intolleranti». È pericoloso aprire il fronte crocifissi e minareti: è una trincea di pregiudizi, che sfocia nell’odio. Lo "spirito di Assisi" deve tornare a soffiare sull’Europa.
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Messaggio  Valeria B. Ven 04 Dic 2009, 15:59

Stefania ha scritto:La proposta è molto poco romantica ma i tabloid americani la danno oramai per certa. Katie Holmes, che ha di recente festeggiato i tre anni di matrimonio con Tom Cruise, avrebbe accettato di restare incinta in PRIMO piano - Pagina 2 77398 di un secondo bambino, in cambio però di un versamento di in PRIMO piano - Pagina 2 167912 75 milioni di dollari da parte del marito. Un vero e proprio contratto matrimoniale in PRIMO piano - Pagina 2 376594 , secondo la rivista «Ok!» che dedica tanto di copertina allo scoop.
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Messaggio  Stefania Ven 04 Dic 2009, 02:17

La proposta è molto poco romantica ma i tabloid americani la danno oramai per certa. Katie Holmes, che ha di recente festeggiato i tre anni di matrimonio con Tom Cruise, avrebbe accettato di restare incinta in PRIMO piano - Pagina 2 77398 di un secondo bambino, in cambio però di un versamento di in PRIMO piano - Pagina 2 167912 75 milioni di dollari da parte del marito. Un vero e proprio contratto matrimoniale in PRIMO piano - Pagina 2 376594 , secondo la rivista «Ok!» che dedica tanto di copertina allo scoop.
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Messaggio  Ale Mer 18 Nov 2009, 17:15

Stefania ha scritto:Dommary-Baroncourt, est della Francia: Magali avrebbe dovuto sposare il suo Jonathan nel novembre del 2008. Tutto era pronto, la cerimonia già fissata nel municipio della loro città, ma lui è morto due giorni prima del ''sì'' a causa un incidente in motocicletta Sabato scorso, accompagnata da una trentina tra parenti e amici, Magali Jaskiewitz, 32 anni, è riuscita comunque a coronare il suo sogno, sfruttando un articolo poco conosciuto del codice civile francese che consente matrimoni postumi quando tutte le formalità siano state espletate prima del decesso di uno dei due promessi sposi.
La ragazza ha dovuto dimostrare alle autorità che lei e Joanthan George hanno convissuto dal 2004 e che avevano un conto in banca cointestato. Ha esibito una foto del vestito che aveva acquistato per il matrimonio.

Ogni anno in Francia vengono celebrati circa 10 matrimoni postumi.

sono tra questa emoticon in PRIMO piano - Pagina 2 392159 e questa scratch ...
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http://www.thesims3.com/mypage/deianirale

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in PRIMO piano - Pagina 2 Empty follie dal mondo

Messaggio  Stefania Mer 18 Nov 2009, 16:55

Dommary-Baroncourt, est della Francia: Magali avrebbe dovuto sposare il suo Jonathan nel novembre del 2008. Tutto era pronto, la cerimonia già fissata nel municipio della loro città, ma lui è morto due giorni prima del ''sì'' a causa un incidente in motocicletta Sabato scorso, accompagnata da una trentina tra parenti e amici, Magali Jaskiewitz, 32 anni, è riuscita comunque a coronare il suo sogno, sfruttando un articolo poco conosciuto del codice civile francese che consente matrimoni postumi quando tutte le formalità siano state espletate prima del decesso di uno dei due promessi sposi.
La ragazza ha dovuto dimostrare alle autorità che lei e Joanthan George hanno convissuto dal 2004 e che avevano un conto in banca cointestato. Ha esibito una foto del vestito che aveva acquistato per il matrimonio.

Ogni anno in Francia vengono celebrati circa 10 matrimoni postumi.
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in PRIMO piano - Pagina 2 Empty La moltiplicazione dei crocifissi

Messaggio  Stefania Ven 13 Nov 2009, 14:04

La Corte europea voleva far sparire i crocifissi da tutti gli edifici pubblici italiani. E’ successo il contrario. La sentenza ha scatenato una rivolta popolare che rischia di modificare il paesaggio: più crocifissi che antenne. E la Lega Nord - quella delle nozze con rito celtico - si trova ora a guidare questa «crociata», superando per zelo, e di gran lunga, la stessa Chiesa cattolica.

A Gavirate, un piccolo centro sul lago di Varese, l’imprenditore Giorgio Feraboli ha fatto mettere una croce alta sei metri all’ingresso della sua fabbrichetta,. È un signore di 71 anni che non fa mistero della sua fede leghista. Gli operai - trentaquattro - hanno aiutato, e perfino contribuito alla spesa: milleduecento euro. «Se non ci fosse stata la sentenza - dice - non mi sarebbe mai venuto in mente. È una reazione che credo stia contagiando molta gente».

Il sindaco Felice Paronelli ha applaudito all’iniziativa; dalla Chiesa, invece, nessun commento. «Io credo che la Chiesa sia troppo arrendevole - commenta Feraboli -. E sa perché? Perché in Vaticano ci sono le guardie svizzere, non gli extracomunitari. Voglio dire: il clero fa una vita dorata, non ha il senso della realtà, non capisce quali sono le conseguenze di una immigrazione indiscriminata. Glielo dice uno che qui in ditta ha assunto tre romeni e ha procurato la casa a tutti e tre».

A Sezzadio, provincia di Alessandria, il sindaco leghista Pier Luigi Arnera ha emesso un’ordinanza: multa di cinquecento euro a chi toglie il crocifisso dalle aule comunali. A Montegrotto Terme (Padova) nel tabellone luminoso che all’ingresso della città dà le informazioni sul Comune è stata inserita questa scritta: «Noi non lo togliamo!», con accanto un crocifisso. A Frigento (Avellino) il deputato del Pdl Marco Pugliese ha messo nel suo giardino una croce di marmo alta quattro metri e mezzo. Il presidente della Lega Nord Trentino Alessandro Savoi ha appeso un crocifisso nell’aula del consiglio regionale, ed è scoppiata una mezza rissa.

Stupito che sia soprattutto la Lega a dare battaglia? «Ma no - risponde lo scrittore cattolico Vittorio Messori -. La storia è piena di imprevisti. Così come la Lega, con il suo secessionismo, ha riacceso il sentimento patriottico (mai visti tanti tricolori e mai sentiti tanti Inni di Mameli come adesso), allo stesso modo certe “aggressioni” europee stanno risvegliando l’orgoglio cattolico. La sentenza di Strasburgo da una parte mi rattrista, ma dall’altra mi rallegra perché anche il cristianesimo ha bisogno di un antagonista e di “persecuzioni” per ravvivarsi».
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Messaggio  giuseppe s. Gio 05 Nov 2009, 19:49

p.s= secondo me invece la scuola dopo la Chiesa è il luogo in cui viene pregato di più il Signore Very Happy Very Happy Very Happy
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Messaggio  giuseppe s. Gio 05 Nov 2009, 19:46

ENRIKO7 ha scritto:Forse dal punto di vista giuridico la sentenza afferma la laicità dello stato che in questo caso non è rispettata affatto,d'altro canto io a volte nemmeno mi accorgo se c'è perchè sicuramente non lo cerco a scuola il Signore,se voglio trovarlo vado in altri posti,quindi per me la sentenza non è poi così scandalosa......certo afferma quelle che sono le nostre radici.....ora però mi aspetto anche che le donne islamiche vengano svestite dal velo perchè anche quello è un simbolo della religione,o tutti o nessuno,e se lo facciamo noi che siamo a casa nostra devono farlo a maggior ragione loro che sono ospiti
è una cosa diversa enrì...con questa sentenza non viene proibito alla persona di indossare simboli religiosi (come un crocifisso al collo) ma viene vietata la presenza di questi simboli nelle scuole (non so se la sentenza valga anke per le altre istituzioni statali),il nostro stato come hai detto tu è laico quindi ritengo giusta questa sentenza perchè da stato laico non possiamo privilegiare una religione all'altra ma certamente non c'è niente di male se uno va in giro con i suoi simboli religiosi.........certamente non in tutti i Paesi è così, Don Vitaliano ci ha raccontato ke quando è andato in Palestina se non sbaglio dovevano nascondere i crocifissi e questo non è bello
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Messaggio  ENRIKO7 Gio 05 Nov 2009, 18:51

Forse dal punto di vista giuridico la sentenza afferma la laicità dello stato che in questo caso non è rispettata affatto,d'altro canto io a volte nemmeno mi accorgo se c'è perchè sicuramente non lo cerco a scuola il Signore,se voglio trovarlo vado in altri posti,quindi per me la sentenza non è poi così scandalosa......certo afferma quelle che sono le nostre radici.....ora però mi aspetto anche che le donne islamiche vengano svestite dal velo perchè anche quello è un simbolo della religione,o tutti o nessuno,e se lo facciamo noi che siamo a casa nostra devono farlo a maggior ragione loro che sono ospiti
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Messaggio  Stefania Gio 05 Nov 2009, 18:27

Che ne pensate del NO della corte di Strasburgo alla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche?


La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche è "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni". E' quanto ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo su istanza presentata da una cittadina italiana.

I sette componenti della Corte europea hanno sentenziato che la presenza dei crocifissi nelle aule può facilmente essere interpretata dai ragazzi di ogni età come un evidente "segno religioso" e, dunque, potrebbe condizionarli. E se questo condizionamento può essere di "incoraggiamento" per i bambini già cattolici, può invece "disturbare" quelli di altre religioni o gli atei.
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Messaggio  Ale Lun 19 Ott 2009, 16:12

Stefania ha scritto:Da qualche settimana, nelle tabaccherie di piazza Santa Maria Novella e piazza Ottaviani nel centro di Firenze, dietro al banco della cassa c’è un cartello con una scritta insolita: «Non serviamo persone al cellulare».

«Lo abbiamo fatto - spiega la commessa della tabaccheria di Santa Maria Novella - perchè siamo stanchi della maleducazione di certi clienti che vogliono essere serviti mentre parlano e a volte litigano al cellulare. È una forma di mancanza di rispetto che non sopportiamo».

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beh allora non dovrebbero servire neanche loro parlando al cell...l'altra sera ho comprato delle cose al fornaio di piazza stadio con la commessa che tutto il tempo parlava dei suoi problemi amorosi in PRIMO piano - Pagina 2 392159
Ale
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http://www.thesims3.com/mypage/deianirale

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in PRIMO piano - Pagina 2 Empty Non serviamo persone al cellulare

Messaggio  Stefania Lun 19 Ott 2009, 16:08

Da qualche settimana, nelle tabaccherie di piazza Santa Maria Novella e piazza Ottaviani nel centro di Firenze, dietro al banco della cassa c’è un cartello con una scritta insolita: «Non serviamo persone al cellulare».

«Lo abbiamo fatto - spiega la commessa della tabaccheria di Santa Maria Novella - perchè siamo stanchi della maleducazione di certi clienti che vogliono essere serviti mentre parlano e a volte litigano al cellulare. È una forma di mancanza di rispetto che non sopportiamo».

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Messaggio  Stefania Mer 07 Ott 2009, 00:14

... dal topic PENSIERI LIBERI

La legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione

Niccolò Ghedini
Avv. di Berlusconi

Si può vivere in un paese così?Berlusconi pagherà mai per le sue colpe? (Enrico)


io dico ke mi hanno stufato con Berlusconi.....si lamentano della censura dei giornali ma mi sembra che ormai l'argomento sia solo uno: Berlusconi.....per piacere ricordate ai giornalisti che esistono anke tantissime altri argomenti su cui parlare
(Giuseppe S.)


Giusè non è che si parla di Berlusconi perchè è più avvincente della migrazione dei fenicotteri o dell'anemia falciforme.....si parla di Berlusconi,o comunque del governo di cui lui è a capo, perchè fa delle cose che non stanno nè in cielo nè in terra (caso Mondadori) e ora si attende per domani il giudizio della corte costituzionale sul lodo Alfano, ovvero il congelamento dei processi in corso contro le 4 principali cariche dello stato (Presidente della Repubblica,presidente del Consiglio e i due presidenti delle Camere).....fra questi,caso strano!!, solo Berlusconi ha dei processi in corso....capisci che se la corte costituzionale dichiara incostituzionale il lodo Alfano, come spero avvenga, cade il governo Berlusconi?
Si sta parlando delle sorti dello Stato, mica del gol non dato alla Fiorentina o dei film che ci sono al cinema, ed è giusto che ne parlino e che ci informino (Enrico)


CHE NE PENSATE?
VORRESTE SENTIRE PARLARE DI ALTRO?
QUALE FATTO VI STA INTERESSANDO DI PIU' IN QUESTO PERIODO?
Stefania
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