Guerra alle FaVoLe
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ENRIKO7
Stefania
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Biancaneve, non hai più bisogno del principe azzurro
Via le sessiste Biancaneve, Cenerentola e la Bella addormentata nel bosco.
L’iperfemminista ministero dell’Eguaglianza del premier socialista spagnolo Zapatero, insieme con il sindacato degli insegnanti Fete-Ugt, hanno lanciato «Educando nell’uguaglianza»: è una crociata rosa in 42 mila opuscoli, distribuiti al corpo docente, che smonta la visione patriarcale della società trasmessa - sostengono - da queste favole da sempre «maschiliste». Non solo: l’offensiva zapaterista propone, invece dei classici amati da tutti i bimbi di tutto il mondo, la novella «La principessa differente», la storia di una nuova eroina politicamente corretta.
«Il nostro opuscolo vuole cercare favole non sessiste, visto che fiabe come quelle di Charles Perrault sono di solito piene di stereotipi . E quasi tutte collocano le donne e le bambine in una situazione passiva , in cui il protagonista, generalmente maschile, deve realizzare diverse imprese per salvarle».
«Le novelle per pargoletti come quelle di Perrault devono essere ritirate, perché i racconti di principi azzurri che salvano le principesse sono sorpassati e contribuiscono a condizionare i più piccoli». Ma l’obiettivo di un’istruzione pubblica che spinga all’uguaglianza tra bambini e bambine, aiutando a prevenire la violenza sulle donne, e che azzeri tanti capolavori non solo in forma di libro, ma continuamente rilanciati al cinema e in tv, non convince tutti.
La protagonista di «La principessa differente» è Alba Aurora. La fiaba esordisce così: «Non molto tempo fa c’era una principessa che si chiamava Alba Aurora, delicata ed amabile, ma anche molto agile e sportiva e a cui piaceva, tutti i sabati, scalare montagne o fare camping in spiaggia». Anche qui c’è il principe azzurro, ma rimane al palo: un giorno bussa alla finestra di Alba Aurora, offrendole di riscattarla da un mago malvagio o da un orco enorme. «Io non ne conosco - è la risposta sprezzante -. Ma se così fosse, avrei trovato da sola il modo di liberarmene». Il principe, tristissimo, se ne sta per andare, quando Alba Aurora gli propone di visitare la Muraglia Cinese in moto. Lui accetta entusiasta e la ragazza gli prende un braccio, lo fa ballare, lo abbraccia. Poi montano sul bolide «e diventarono buoni amici...».
L’iperfemminista ministero dell’Eguaglianza del premier socialista spagnolo Zapatero, insieme con il sindacato degli insegnanti Fete-Ugt, hanno lanciato «Educando nell’uguaglianza»: è una crociata rosa in 42 mila opuscoli, distribuiti al corpo docente, che smonta la visione patriarcale della società trasmessa - sostengono - da queste favole da sempre «maschiliste». Non solo: l’offensiva zapaterista propone, invece dei classici amati da tutti i bimbi di tutto il mondo, la novella «La principessa differente», la storia di una nuova eroina politicamente corretta.
Ma la polemica è stata immediata.
«Il nostro opuscolo vuole cercare favole non sessiste, visto che fiabe come quelle di Charles Perrault sono di solito piene di stereotipi . E quasi tutte collocano le donne e le bambine in una situazione passiva , in cui il protagonista, generalmente maschile, deve realizzare diverse imprese per salvarle».
«Le novelle per pargoletti come quelle di Perrault devono essere ritirate, perché i racconti di principi azzurri che salvano le principesse sono sorpassati e contribuiscono a condizionare i più piccoli». Ma l’obiettivo di un’istruzione pubblica che spinga all’uguaglianza tra bambini e bambine, aiutando a prevenire la violenza sulle donne, e che azzeri tanti capolavori non solo in forma di libro, ma continuamente rilanciati al cinema e in tv, non convince tutti.
La protagonista di «La principessa differente» è Alba Aurora. La fiaba esordisce così: «Non molto tempo fa c’era una principessa che si chiamava Alba Aurora, delicata ed amabile, ma anche molto agile e sportiva e a cui piaceva, tutti i sabati, scalare montagne o fare camping in spiaggia». Anche qui c’è il principe azzurro, ma rimane al palo: un giorno bussa alla finestra di Alba Aurora, offrendole di riscattarla da un mago malvagio o da un orco enorme. «Io non ne conosco - è la risposta sprezzante -. Ma se così fosse, avrei trovato da sola il modo di liberarmene». Il principe, tristissimo, se ne sta per andare, quando Alba Aurora gli propone di visitare la Muraglia Cinese in moto. Lui accetta entusiasta e la ragazza gli prende un braccio, lo fa ballare, lo abbraccia. Poi montano sul bolide «e diventarono buoni amici...».
Stefania- Numero di messaggi : 1262
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Re: Guerra alle FaVoLe
Dando prova di sensibilità, se non proprio al politicamente corretto almeno alle esigenze del marketing, la Disney ha atteso che passasse l’Otto marzo per annunciare la sua svolta maschilista. Da anni aveva scelto di puntare sui soggetti femminili, dai tempi almeno della Sirenetta; oggi li mette da parte, a cominciare dal suo personaggio più rosa di Hello Kitty, più biondo di Barbie e più grazioso di Bella. Il più melenso di tutti, insomma, e cioè Raperonzolo.
La saga destinata ad incoronarla per sempre membro della Walk of Fame di cartone doveva uscire il 24 novembre, essere chiaramente incentrata su di lei e - altrettanto logico - portare il suo nome principesco. Invece adesso l’unica cosa ad essere confermata è il giorno di uscita. Per il resto, cambia tutto.
Tutto, e non solo perché il principe (fino a ieri uno sparring partner, niente di più, che nella favola originale fa persino una brutta fine) si trasforma in una simpatica canaglia plebea dall’aspetto vagamente donnaiolesco. E la canaglia frega letteralmente la scena alla principessa, divenendo coprotagonista a tutti gli effetti.
E quanto al titolo, poche illusioni: “Raperonzolo” sparirà. Il film, per l’orrore delle bambine, si intitolerà “Tangled”, che in inglese vuol dire impicciato, intricato, intersecato o impigliato. Annodato, insomma, con chiara allusione ai capelli sciolti da Raperonzolo dalla finestra della torre ed alla trama, tutta avventura, ricamata dagli sceneggiatori sotto la nuova dettatura.
Ma di chi è la colpa di tanto ardore iconoclasta? Di un’altra principessa, logico. Anzi, della Principessa e del suo ranocchio che, da quando sono usciti in sala (lei splendida e accattivante, lui brutto e simpatico) gli incassi languono e i produttori imprecano. Gli incassi su scala globale sono di circa 222 milioni di dollari. A dirla così un successo, a comparare i dati una disfatta. “Up” ha fatto più del triplo.
I cervelloni della Disney si sono interrogati a lungo sul perché, poi hanno deciso: sì, tutta colpa della Principessa. Nessuna in particolare, ma tutte le principesse. Il nome “principessa” o anche un semplice richiamo al mondo che piace tanto alle bambine vestite di fucsia fa letteralmente scappare i maschietti dalle sale, e se si guadagna l’altra metà del pubblico si perde definitivamente la prima.
«Non potevamo chiuderci nell’angolo», ha spiegato Ed Catmull, presidente degli studios Disney e Pixar, «noi dobbiamo fare dei film che piacciono a tutti, proprio a tutti». Maschi e femmine, democratici e repubblicani. Soprattutto questi ultimi, verrebbe da dire. Anche se, a guardar bene, pare proprio di vedere che dietro questa rinuncia al politicamente corretto, al rosa confetto, all’amore perfetto si staglia un’ombra oscura ed enorme, che emerge dal più profondo del bosco. L’ombra di Shreck.
La saga destinata ad incoronarla per sempre membro della Walk of Fame di cartone doveva uscire il 24 novembre, essere chiaramente incentrata su di lei e - altrettanto logico - portare il suo nome principesco. Invece adesso l’unica cosa ad essere confermata è il giorno di uscita. Per il resto, cambia tutto.
Tutto, e non solo perché il principe (fino a ieri uno sparring partner, niente di più, che nella favola originale fa persino una brutta fine) si trasforma in una simpatica canaglia plebea dall’aspetto vagamente donnaiolesco. E la canaglia frega letteralmente la scena alla principessa, divenendo coprotagonista a tutti gli effetti.
E quanto al titolo, poche illusioni: “Raperonzolo” sparirà. Il film, per l’orrore delle bambine, si intitolerà “Tangled”, che in inglese vuol dire impicciato, intricato, intersecato o impigliato. Annodato, insomma, con chiara allusione ai capelli sciolti da Raperonzolo dalla finestra della torre ed alla trama, tutta avventura, ricamata dagli sceneggiatori sotto la nuova dettatura.
Ma di chi è la colpa di tanto ardore iconoclasta? Di un’altra principessa, logico. Anzi, della Principessa e del suo ranocchio che, da quando sono usciti in sala (lei splendida e accattivante, lui brutto e simpatico) gli incassi languono e i produttori imprecano. Gli incassi su scala globale sono di circa 222 milioni di dollari. A dirla così un successo, a comparare i dati una disfatta. “Up” ha fatto più del triplo.
I cervelloni della Disney si sono interrogati a lungo sul perché, poi hanno deciso: sì, tutta colpa della Principessa. Nessuna in particolare, ma tutte le principesse. Il nome “principessa” o anche un semplice richiamo al mondo che piace tanto alle bambine vestite di fucsia fa letteralmente scappare i maschietti dalle sale, e se si guadagna l’altra metà del pubblico si perde definitivamente la prima.
«Non potevamo chiuderci nell’angolo», ha spiegato Ed Catmull, presidente degli studios Disney e Pixar, «noi dobbiamo fare dei film che piacciono a tutti, proprio a tutti». Maschi e femmine, democratici e repubblicani. Soprattutto questi ultimi, verrebbe da dire. Anche se, a guardar bene, pare proprio di vedere che dietro questa rinuncia al politicamente corretto, al rosa confetto, all’amore perfetto si staglia un’ombra oscura ed enorme, che emerge dal più profondo del bosco. L’ombra di Shreck.
Stefania- Numero di messaggi : 1262
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Re: Guerra alle FaVoLe
Ma è ridicolo coe si fa a dire che in una favola c'è politica??? E' solo la fantasia di uno scrittore che spesso rappresenta un punto di riferimento per i bambini...Io non ho una favola preferita o un cartone in particolare, mi interessa la storia in base all'umore. L'altra volta ho letto peter pan..
Rò- Numero di messaggi : 39
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Re: Guerra alle FaVoLe
[quote="Stefania"]Le mie nipoti (2 anni e mezzo) a Natale hanno ricevuto il dvd e il libro di Cenerentola.
Sono rimaste molto impressionate dalla perdita della scarpetta e vogliono rivedere di continuo quella scena del film.
W cenerentolaaa
Sono rimaste molto impressionate dalla perdita della scarpetta e vogliono rivedere di continuo quella scena del film.
W cenerentolaaa
Valeria B.- Numero di messaggi : 274
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Re: Guerra alle FaVoLe
Le mie nipoti (2 anni e mezzo) a Natale hanno ricevuto il dvd e il libro di Cenerentola.
Sono rimaste molto impressionate dalla perdita della scarpetta e vogliono rivedere di continuo quella scena del film.
Sono rimaste molto impressionate dalla perdita della scarpetta e vogliono rivedere di continuo quella scena del film.
Stefania- Numero di messaggi : 1262
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Re: Guerra alle FaVoLe
no è stato un orrore!!!
Peppe- Numero di messaggi : 701
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Re: Guerra alle FaVoLe
lo sapevo io ke o tu o Bri mi avreste risposto in qst maniera....ma so qnd ci va l H e qnd no...è stato un errorePeppe ha scritto:vale che tristezza!
Valeria B.- Numero di messaggi : 274
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Re: Guerra alle FaVoLe
vale che tristezza!
Peppe- Numero di messaggi : 701
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Data d'iscrizione : 31.03.08
Re: Guerra alle FaVoLe
madò...davvero.....grazie ora cancello...Mikela ha scritto:Enrico sempre Ha puntualizzare!!! AHAHAENRIKO7 ha scritto:Valeria B. ha scritto:ma alla fine vi è sempre quella morale o quel lieto fine che hai bambini serve...
Valè trova tu l'errore...
Comunque domenica ho rivisto un pò di Red e Toby su Rai Due,mamma che bello!!!!
Valeria B.- Numero di messaggi : 274
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Re: Guerra alle FaVoLe
Enrico sempre Ha puntualizzare!!! AHAHAENRIKO7 ha scritto:Valeria B. ha scritto:ma alla fine vi è sempre quella morale o quel lieto fine che hai bambini serve...
Valè trova tu l'errore...
Comunque domenica ho rivisto un pò di Red e Toby su Rai Due,mamma che bello!!!!
Mikela- Numero di messaggi : 152
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Re: Guerra alle FaVoLe
Valeria B. ha scritto:ma alla fine vi è sempre quella morale o quel lieto fine che hai bambini serve...
Valè trova tu l'errore...
Comunque domenica ho rivisto un pò di Red e Toby su Rai Due,mamma che bello!!!!
ENRIKO7- Numero di messaggi : 1044
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Re: Guerra alle FaVoLe
Essì Cenerentola e Biancaneve no...ma i cartoni violenti di oggi e i video-giochi si.
Ma cose da pazzi...ora anche le favole contestano.Non penso sia assolutamente giusto contestarle o farle sparire..è vero sono tristi,fanno piangere...ma alla fine vi è sempre quella morale o quel lieto fine che ai bambini serve...fanno sognare,divertire e ricordare.Non penso possano danneggiare l educazione dei bambini,anzi.....e oltre tutto,chi non ha una favola a cui è particolarmente affezionato?chi non si emoziona ricordando quando la si guardava in videocassetta?chi non si emoziona ancora oggi,magari da grade a parlarne o a riguarala... e un giorno leggerla ai propri figli?
Insomma si ritorna sempre un po bambini...
Cmq la mia preferita è Cenerentola è stata la prima ke ho visto e poi è bellissima la storia e anche ora la rivedrei...
poi ce ne sono tante altre la bella e la bestia,biancaneve,la bella addormentata nel bosco....e ho tutte le cassette originali...e guai a chi me le tocca!
W LA FAVOLE
Ma cose da pazzi...ora anche le favole contestano.Non penso sia assolutamente giusto contestarle o farle sparire..è vero sono tristi,fanno piangere...ma alla fine vi è sempre quella morale o quel lieto fine che ai bambini serve...fanno sognare,divertire e ricordare.Non penso possano danneggiare l educazione dei bambini,anzi.....e oltre tutto,chi non ha una favola a cui è particolarmente affezionato?chi non si emoziona ricordando quando la si guardava in videocassetta?chi non si emoziona ancora oggi,magari da grade a parlarne o a riguarala... e un giorno leggerla ai propri figli?
Insomma si ritorna sempre un po bambini...
Cmq la mia preferita è Cenerentola è stata la prima ke ho visto e poi è bellissima la storia e anche ora la rivedrei...
poi ce ne sono tante altre la bella e la bestia,biancaneve,la bella addormentata nel bosco....e ho tutte le cassette originali...e guai a chi me le tocca!
W LA FAVOLE
Ultima modifica di Valeria B. il Mer 07 Gen 2009, 19:06 - modificato 1 volta.
Valeria B.- Numero di messaggi : 274
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Re: Guerra alle FaVoLe
Ma come siamo bravi!!!Leggere le fiabe che fanno piangere no,poi se crescono maleducati non importa!
Comunque la mia favole preferita era Pollicino,non tanto per la storia ma perchè mi ricorda quando mio padre portava me e mio fratello piccolini nel lettone e ce la raccontava ogni sera,e noi ogni volta ci stupivamo,ed era bello stare lì fra le sue braccia...
Comunque la mia favole preferita era Pollicino,non tanto per la storia ma perchè mi ricorda quando mio padre portava me e mio fratello piccolini nel lettone e ce la raccontava ogni sera,e noi ogni volta ci stupivamo,ed era bello stare lì fra le sue braccia...
ENRIKO7- Numero di messaggi : 1044
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Guerra alle FaVoLe
«Cenerentola è costretta a lavare e pulire tutto il giorno e Biancaneve offende i suoi amici chiamandoli “nani”».
E allora mamma e papà “censurano” le favole. Secondo un sondaggio condotto su 3.000 genitori, un nutrito gruppo di intervistati considera le fiabe politicamente scorrette. «Sono troppo tristi, non le leggiamo più»: così i classici dei fratelli Grimm o di Perrault, finora sempre molto amati, rischiano di sparire dalle camerette dei bambini. “Biancaneve e i sette nani” è una delle storie più contestate. Un genitore su dieci pensa che il titolo della celebre favola, che racconta di una principessa odiata per la sua bellezza dalla malvagia regina e strega Grimilde, non sia politically correct.
La guerra alle favole è aperta e molti classici vengono rimpiazzati da storielle come Gruffalo o Winnie the Pooh. I genitori in rivolta hanno già pubblicato una lista “che provoca il pianto”. Ai primi posti Hansel e Gretel, Biancaneve, Cenerentola e Cappuccetto rosso.
CHE NE PENSATE ?
ESISTONO FIABE POLITICAMENTE SCORRETTE ?
QUAL ERA LA VOSTRA FIABA PREFERITA DA BAMBINI ?
La mia, inutile dirlo, era il gatto con gli stivali
Stefania- Numero di messaggi : 1262
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