felici perché?
+4
Rò
SiMoNa :)
Pasquale
mg
8 partecipanti
Re: felici perché?
Valeria B. ha scritto:Abbiamo ripreso le prove del musical!!!
ke belloooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo -_-...ahahahahha
Valeria C.- Numero di messaggi : 48
Età : 29
Località : CATANZARO!!!
Punti : 5895
Data d'iscrizione : 14.04.08
Re: felici perché?
Valeria B. ha scritto:Abbiamo ripreso le prove del musical!!!
e direi k abbiamo ricominciato proprio bene!
Mikela- Numero di messaggi : 152
Età : 30
Località : Madonna dei Cieli
Punti : 6060
Data d'iscrizione : 22.03.08
Re: felici perché?
Abbiamo ripreso le prove del musical!!!
Valeria B.- Numero di messaggi : 274
Età : 30
Punti : 6055
Data d'iscrizione : 01.12.08
diventare santi
Il testo che segue è tratto da uno dei miei libri preferiti "Le lettere di Berlicche" di C.S. Lewis (estramente divertente ma dal contenuto profondo che perciò consiglio a tutti). Trattatelo con molta delicatezza. E' in tema con la giornata di oggi.
Già gli uomini nuovi sono sparsi in tutta la terra. Alcuni sono ancora difficilmente riconoscibili; ma altri possiamo riconoscerli. Di tanto in tanto li incontriamo.
Le loro voci e le loro facce sono diverse dalle nostre: più forti, più calme, più liete, più raggianti. Questi uomini partono da dove i più di noi si arrestano.
Sono riconoscibili, ma dobbiamo sapere cosa cercare. Non attirano l'attenzione su di sé. Tu immagini di far loro del bene, mentre sono loro a fartene.
Ti amano più di quanto ti amino gli altri uomini, ma hanno meno bisogno di te.
Sembrano, di solito, avere una quantità di tempo a disposizione, e tu ti domandi da dove gli venga. Quando abbiamo riconosciuto uno di essi, riconoscere il successsivo ci riesce molto più facile. E io sospetto molto fortemente (ma come faccio a saperlo?) che essi si riconoscano tra loro immediatamente e infallibilmente, al di là di ogni barriera di colore, sesso, classe, età, e anche dottrina.
Diventare santi è un po' come aderire a una società segreta. Per dirla in termini molto riduttivi dev'essere un gran divertimento.
Voi avete riconosciuto qualcuno in questa descrizione? ....Io si!
Già gli uomini nuovi sono sparsi in tutta la terra. Alcuni sono ancora difficilmente riconoscibili; ma altri possiamo riconoscerli. Di tanto in tanto li incontriamo.
Le loro voci e le loro facce sono diverse dalle nostre: più forti, più calme, più liete, più raggianti. Questi uomini partono da dove i più di noi si arrestano.
Sono riconoscibili, ma dobbiamo sapere cosa cercare. Non attirano l'attenzione su di sé. Tu immagini di far loro del bene, mentre sono loro a fartene.
Ti amano più di quanto ti amino gli altri uomini, ma hanno meno bisogno di te.
Sembrano, di solito, avere una quantità di tempo a disposizione, e tu ti domandi da dove gli venga. Quando abbiamo riconosciuto uno di essi, riconoscere il successsivo ci riesce molto più facile. E io sospetto molto fortemente (ma come faccio a saperlo?) che essi si riconoscano tra loro immediatamente e infallibilmente, al di là di ogni barriera di colore, sesso, classe, età, e anche dottrina.
Diventare santi è un po' come aderire a una società segreta. Per dirla in termini molto riduttivi dev'essere un gran divertimento.
Voi avete riconosciuto qualcuno in questa descrizione? ....Io si!
mg- Numero di messaggi : 950
Età : 106
Località : mdc
Punti : 6637
Data d'iscrizione : 26.03.08
la domenica della .... gioia
:cheers: La gioia :cheers:
(Madeleine Delbrel)
Noi crediamo alla gioia,
il che non si riduce
a dare prova di ottimismo.
Ci sembra che la gioia cristiana,
quella che il Signore chiama "la mia gioia",
quella che egli vuole che sia "piena",
consista nel credere concretamente
- per fede - che noi sempre e dovunque abbiamo
tutto ciò che è necessario per essere felici.
(Madeleine Delbrel)
Noi crediamo alla gioia,
il che non si riduce
a dare prova di ottimismo.
Ci sembra che la gioia cristiana,
quella che il Signore chiama "la mia gioia",
quella che egli vuole che sia "piena",
consista nel credere concretamente
- per fede - che noi sempre e dovunque abbiamo
tutto ciò che è necessario per essere felici.
mg- Numero di messaggi : 950
Età : 106
Località : mdc
Punti : 6637
Data d'iscrizione : 26.03.08
IL CONTAGIO DELLA FELICITA'
La felicità non riesce a stare sola.
Traspare dagli occhi, trasuda nelle mani, vibra nel corpo e alla fine come un virus scappa e si trasmette a chi si trova accanto.
E c'è un gruppo di scienziati che ha provato a disegnare una mappa del "contagio", chiedendo a 5mila individui, per ben vent'anni di seguito, quanto si sentissero felici, facendo il riscontro con mogli, fratelli, amici e vicini di casa. A furia di unire puntini colorati (le persone, ognuna con il suo punteggio del buon umore) si è formato sul tavolo dei ricercatori americani un disegno che sembra quello di una mano innervata da vasi sanguigni.
Ogni pulsazione della felicità parte da un punto e si trasmette come un fluido lungo tutto l'organismo.
Non tutto è rose e fiori, ovviamente. Anche il contagio segue le sue regole, e gli autori della ricerca "La diffusione della felicità in un'ampia rete sociale di individui", pubblicata oggi sul British Medical Journal, ne hanno individuate alcune.
La legge del contagio, per iniziare, non sembra funzionare fra colleghi.
Il luogo di lavoro è come un cuscinetto che blocca il flusso di felicità da un individuo all'altro" spiegano James Fowler dell'università della California a San Diego e Nicolas Christakis dell'Harvard Medical School. I due (sociologo il primo, un medico specializzato nel rapporto fra umore e salute il secondo) sono gli autori di uno studio che ha scavato fra montagne di dati, interviste e fatti personali relativi a 5.124 persone negli Stati Uniti.
Nonostante il successo dei gruppi su Internet - è la seconda regola del contagio - le emozioni positive non sono capaci di viaggiare né in rete né via telefono. :face:
Come un virus vero e proprio, la felicità per trasmettersi ha bisogno del contatto fisico. E questo ci riporta un po' più indietro nella nostra scala evolutiva, ai tempi in cui la tecnologia delle comunicazioni non aveva ancora messo le ali. :amour1: "Molte delle nostre emozioni si trasmettono attraverso i segnali del corpo, e il viso ha un ruolo principe in questo", spiega Pio Ricci Bitti, che insegna psicologia all'università di Bologna e ha studiato la comunicazione dei sentimenti tra gli uomini.
"Il contagio dipende probabilmente dal meccanismo dell'empatia e dei neuroni specchio. Quando osserviamo una persona manifestare un sentimento, nel nostro cervello si attivano le stesse aree che sono "accese" in quel momento nel cervello dell'interlocutore".
Nell'ultimo decennio lo studio dei neuroni specchio - iniziato in Italia, a Parma, dal neuroscienziato Giacomo Rizzolatti - ha aiutato molto a spiegare come avviene la condivisione delle emozioni e come individui diversi possano entrare "in sintonia". I detrattori di questa teoria sostengono che il meccanismo dell'empatia (negli uomini come negli animali) scatti solo quando osserviamo un altro individuo muoversi. Ma se consideriamo i gesti che una persona compie con il viso e il resto del corpo quando è felice, non è difficile completare il salto dai movimenti del corpo alle emozioni della mente.
"E non solo la gioia può trasmettersi in questo modo. Pensiamo alla commozione e al pianto, quanto rapidamente invadono un gruppo di persone riunite insieme", aggiunge Ricci Bitti.
Commozione e felicità viaggiano veloci tra gli uomini.
Non così avviene invece per la tristezza, che nella mappa dei ricercatori americani rimane confinata in piccoli bacini privi di emissari. A tutte le loro conclusioni, Fowler e Christakis hanno dato anche un riscontro numerico.
Una persona che abbia un amico, parente o partner felice ha una probabilità di essere anch'egli soddisfatto più alta del 9 per cento rispetto alla media
. Stare invece accanto a un individuo depresso fa aumentare l'umore grigio solo del 7 per cento. Ma Paolo Legrenzi, psicologo che insegna all'università Iuav di Venezia e per Il Mulino ha scritto "La felicità", trova un carattere molto americano in questo dato, che non necessariamente ha corrispondenza sul nostro versante dell'oceano.
"Oggi negli Stati Uniti la felicità ha un valore sociale positivo, mentre la tristezza non è vista di buon occhio. E questo porta gli individui depressi (ma magari sono solo malinconici) a isolarsi". Ecco che nello studio del British Medical Journal la tristezza diventa una macchia senza ramificazioni. "Ma se pensiamo alla Germania romantica dell'800, erano piuttosto gli allegroni a doversi nascondere per non fare la figura di individui superficiali e vuoti. In quel caso avremmo avuto dei risultati completamente capovolti.
In uno studio che è considerato il fratello minore di quello attuale e che fu pubblicato nel 1984, Fowler e Christakis misurarono che vincere 5mila dollari alla lotteria poteva aumentare le probabilità di essere molto felici del 2 per cento.
Oggi dunque - sarà anche l'effetto della crisi - trovare un amico vale molto di più che trovare un tesoro. Una persona con cui si è in sintonia, se abita nel raggio di un chilometro e mezzo da casa propria, può innalzare le chance di gioia del 25 per cento. Un po' meno efficace, ma sempre più prezioso della lotteria, è il contributo del partner con cui si convive (più 8 per cento), mentre fratelli e sorelle (purché, come sempre, abbastanza vicini da poterci scambiare un'occhiata o un abbraccio) contribuiscono con il 14 per cento.
. E nello studio si vede anche un livello di reciprocità alto: "chi dà gioia, spesso la restituisce".
Il contagio della felicità, hanno notato i ricercatori americani, non è limitato al contatto diretto ma riesce a penetrare fino a tre gradi di separazione.
L'amico dell'amico dell'amico di una persona sorridente, pur non sapendolo, è infatti più felice anche grazie a lei. "Qualcuno che non conosciamo e non abbiamo nemmeno mai incontrato -conferma Fowler -può influenzare il nostro buon umore più di cento banconote nelle nostre tasche. È incredibile quanto potere abbiano le persone che ci vivono accanto".
Fonte:http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/ambiente/contagio-felicita/contagio-felicita/contagio-felicita.html?ref=hpspr1
mg- Numero di messaggi : 950
Età : 106
Località : mdc
Punti : 6637
Data d'iscrizione : 26.03.08
Re: felici perché?
Beati gli educatori "poveri in spirito"
che, per educare alla fede i ragazzi, tirano fuori e spendono tutto ciò che Dio ha dato loro: tempo, energie, fantasia...
Beati gli educatori "miti"
che evitano la tentazione delle scorciatoie, delle minacce, dei ricatti e prediligono la convinzione, il dialogo, la pazienza.
Beati gli educatori "affamati e assetati di giustizia"
che non si rifugiano nel passato ma lottano per un'educazione alla fede adeguata ai ragazzi di oggi.
che, per educare alla fede i ragazzi, tirano fuori e spendono tutto ciò che Dio ha dato loro: tempo, energie, fantasia...
Beati gli educatori "miti"
che evitano la tentazione delle scorciatoie, delle minacce, dei ricatti e prediligono la convinzione, il dialogo, la pazienza.
Beati gli educatori "affamati e assetati di giustizia"
che non si rifugiano nel passato ma lottano per un'educazione alla fede adeguata ai ragazzi di oggi.
Beati gli educatori "misericordiosi"
che, comprendendo le difficoltà dei ragazzi e delle loro famiglie, non sentenziano ma ricercano soluzioni equilibrate.
Beati gli educatori "operatori di pace"
di quella pace che nasce "dalla spada e dal fuoco" del Vangelo contro tutto ciò che può danneggiare il cammino dei ragazzi verso la fede.
Beati gli educatori "perseguitati"
dal tempo che non basta mai; da quei bambini che "se non ci fossero" e invece ci sono; dalla tentazione di lasciare, ma che ricominciano sempre.
Beati gli educatori così!
Avranno un posto bellissimo in cielo.
E in più, la gioia di incontrare "lassù" qualcuno che sta lì perché anche grazie a loro ha imboccato la strada per arrivarci.
che, comprendendo le difficoltà dei ragazzi e delle loro famiglie, non sentenziano ma ricercano soluzioni equilibrate.
Beati gli educatori "operatori di pace"
di quella pace che nasce "dalla spada e dal fuoco" del Vangelo contro tutto ciò che può danneggiare il cammino dei ragazzi verso la fede.
Beati gli educatori "perseguitati"
dal tempo che non basta mai; da quei bambini che "se non ci fossero" e invece ci sono; dalla tentazione di lasciare, ma che ricominciano sempre.
Beati gli educatori così!
Avranno un posto bellissimo in cielo.
E in più, la gioia di incontrare "lassù" qualcuno che sta lì perché anche grazie a loro ha imboccato la strada per arrivarci.
mg- Numero di messaggi : 950
Età : 106
Località : mdc
Punti : 6637
Data d'iscrizione : 26.03.08
Re: felici perché?
La felcità si racconta sempre male, perché non ha parole, si consuma mentre se ne va...
Per causa d'amore - M. Venuti&P. Laquidara
Per causa d'amore - M. Venuti&P. Laquidara
Stefania- Numero di messaggi : 1262
Età : 45
Punti : 7523
Data d'iscrizione : 20.03.08
Io...
FELICE :Perchè ho dei sogni e delle cose in cui credo che nn abbanderò mai
Perchè sono determinata
Perchè mi assumo le mie responsabilità
Perchè i miei impegni scolastici vengono apprezzati
TRISTE :Perchè le persone che mi circondano mi deludono
Perchè esteticamente mi deludo
Perché:" Devo avere propio un'aria stupida, sai com'è... Manchi te"
Perchè sono determinata
Perchè mi assumo le mie responsabilità
Perchè i miei impegni scolastici vengono apprezzati
TRISTE :Perchè le persone che mi circondano mi deludono
Perchè esteticamente mi deludo
Perché:" Devo avere propio un'aria stupida, sai com'è... Manchi te"
Rò- Numero di messaggi : 39
Età : 29
Punti : 5673
Data d'iscrizione : 26.10.08
Re: felici perché?
E crescendo impari...
E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina,
la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi,di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,che le stelle ti possono commuovere e il sole farl brillare gli occhi.
E impari che l amore è fatto di sensazioni delicate,
di piccole scintille allo stomaco, :bom:
di presenze vicine anche se lontane e basta leggere una poesia o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono,
ricevere un messaggio inaspettato...sono piccoli attimi felici. :cheers:
E impari ad avere nel cassetto e nel cuore,sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità...
e impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
e impari che c'è felicità anche in quell urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,di piangere...che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
E come dice questa poesia...sono le piccole cose che ti rendono felice:
-I miei genitori che fanno tanti sacrifici per farmi fare quello che mi piace,per farmi studiare e per non farmi mancare mai niente;
- Questo gruppo,che sin da piccola è la mia seconda famiglia e mi ha semrpe aiutata;
-Le mie sorelle che anche se a distanza...ci sono sempre!;
-Samuele e l altro\a che nascerà;
-La musica e la danza;
-Catanzaro;
-Il Natale ;
-I pupazzi di quando ero piccola.
E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità,
che bastano le note di una canzone,
le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore,
che bastano gli aromi di una cucina,
la poesia dei pittori della felicità,
che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi,di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore,che le stelle ti possono commuovere e il sole farl brillare gli occhi.
E impari che l amore è fatto di sensazioni delicate,
di piccole scintille allo stomaco, :bom:
di presenze vicine anche se lontane e basta leggere una poesia o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.
E impari che sentire una voce al telefono,
ricevere un messaggio inaspettato...sono piccoli attimi felici. :cheers:
E impari ad avere nel cassetto e nel cuore,sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità...
e impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
e impari che c'è felicità anche in quell urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri,di piangere...che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.
E come dice questa poesia...sono le piccole cose che ti rendono felice:
-I miei genitori che fanno tanti sacrifici per farmi fare quello che mi piace,per farmi studiare e per non farmi mancare mai niente;
- Questo gruppo,che sin da piccola è la mia seconda famiglia e mi ha semrpe aiutata;
-Le mie sorelle che anche se a distanza...ci sono sempre!;
-Samuele e l altro\a che nascerà;
-La musica e la danza;
-Catanzaro;
-Il Natale ;
-I pupazzi di quando ero piccola.
Ospite- Ospite
Re: felici perché?
Xkè ho dei genitori e degli amici che mi stanno sempre vicini....xkè cè mio fratello che anke se nn è qui ma a milano è sempre pronto ad aiutarmi...xkè dio mi ha donato la vita iniseme ai miei genitori...
SiMoNa :)- Numero di messaggi : 169
Età : 31
Località : CaTaNzArO
Punti : 5886
Data d'iscrizione : 19.08.08
Re: felici perché?
Perche' vivo ...
Perche' so che non sono solo anche quando sono solo ...
Perche' ci sono tante cose nascoste dentro di me . . .
Perche' ho degli obiettivi
Perche' so che non sono solo anche quando sono solo ...
Perche' ci sono tante cose nascoste dentro di me . . .
Perche' ho degli obiettivi
Pasquale- Numero di messaggi : 985
Età : 38
Località : Madonna dei Cieli
Punti : 6732
Data d'iscrizione : 21.03.08
felici perché?
:cheers: E' ricompresa fra quelle qui sotto?
DITECI QUAL'E'
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti, :cheers:
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti, :cheers:
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Inoltre domani è quasi quasi la festa della felicità.
Voi avete un piccolissimo motivo anche banale per essere felici?
Quale?
Voi avete un piccolissimo motivo anche banale per essere felici?
Quale?
.....cominciate voi , poi vi dico i miei.....
Ultima modifica di mg il Ven 05 Dic 2008, 14:42 - modificato 1 volta.
mg- Numero di messaggi : 950
Età : 106
Località : mdc
Punti : 6637
Data d'iscrizione : 26.03.08
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|