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Mega manifesti per parlare di Dio

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Mega manifesti per parlare di Dio Empty Re: Mega manifesti per parlare di Dio

Messaggio  ENRIKO7 Lun 27 Lug 2009, 01:27

Beh visto che c'era chi ha messo le scritte pubblicitarie Dio non esiste almeno ci facciamo sentire anche noi!!!
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Messaggio  mg Sab 18 Lug 2009, 18:23

Mega manifesti per parlare di Dio 79301_10


Brescia. La domanda se la sono posta in tanti a Brescia. Dai blogger in rete fino alla gente per strada: «Ma chi c'è dietro agli enormi cartelloni con impresse a caratteri cubitali frasi che parlano di Dio?».
Impossibile non vederli affissi negli spazi pubblicitari in poche, ma ben frequentate, zone della città. Da via Duca degli Abruzzi a Chiesanuova - con vista direttamente sulla tangenziale in direzione lago di Garda - fino a piazza Vittoria. Lo «strana» affissione è anche arrivata a Concesio e a Rezzato.
L'autore è riuscito a rimanere nell'ombra fino ad oggi - nonostante i cartelloni facciano bella mostra di sè da quasi un paio di mesi - perchè, assicura, «farmi pubblicità non era il mio obbiettivo».

Anche se non hanno fini commerciali, un comune denominatore con la pubblicità questi manifesti di stampo religioso però ce l'hanno: la comunicazione. Hanno adottato le più moderne tecniche comunicative per la realizzazione di questa «campagna di evangelizzazione» - come la definiscono gli autori - che sta incuriosendo i bresciani.

Dietro a tutto ciò non c'è però alcuna équipe di grafici strapagati, nessun pool di pubblicitari alle prese con ricerche di mercato e nessuna rilevazione ad hoc consegnata ai media tra qualche tempo. Dietro ai messaggi religiosi in formato maxi c'è don Luca Paitoni - cappellano della clinica Poliambulanza - e ci sono i giovani dell'associazione Cristo Morfosis.

Operano da circa 7 anni su tutto il territorio nazionale, sono in una ventina e si occupano di evangelizzare attraverso le immagini. L'associazione, che conta oltre al coordinatore e ideatore della campagna, don Luca Paitoni, giovani da diverse parti d'Italia, ha sede a Ragusa ma è stata importata dal Messico. Non si muovono ancora pienamente all'interno della chiesa cattolica ma l'associazione è in via d'approvazione da parte del vescovo di Ragusa. In terra messicana, invece, l'associazione ha già avuto il riconoscimento da parte del magistero cattolico.

«Non ci vuole essere niente di moraleggiante nella nostra iniziativa - spiega don Luca Paitoni nel suo studio alla clinica Poliambulanza - .Sui manifesti, infatti, non c'è scritto quello che l'uomo deve fare ma quello che Dio ha fatto per l'uomo». Prima l'evangelizzazione, il gettare il seme, poi in altre sedi la catechesi.
ANNUNCIARE Cristo e il suo messaggio grazie alle più moderne tecniche pubblicitarie, dunque, è l'obiettivo. «Necessario era comunicare il messagio divino in maniera immediata - continua don Luca - la nostra è un'evangelizzazione veloce, per l'uomo che si muove in fretta, da qui il bisogno di trovare frasi brevi, ad effetto».

Nella civiltà dell'immagine anche il messaggio religioso, se vuole essere efficace, si deve piegare alle tecniche pubblicitarie. Tre sono le variazioni sul tema religioso. La più diffusa è quella che riporta la scritta « I love you Dio ti ama personalmemte» accompagnata da un disegno che ricorda quelli ideati da suor Mariarosa Guerrini. Ai colori brillanti si sostituiscono, negli altri manifesti, tinte più cupe ma il messaggio rimane positivo: « Mega manifesti per parlare di Dio 376749 Abbiate fiducia: io ho vinto il mondo», dove un grosso cuore su sfondo nero si confonde con una croce bianca; « affraid Mi ha amato e ha dato se stesso per me» dove è raffigurato Gesù Cristo crocifisso.

Varie le risposte che, da più di un mese a questa parte, si sussegguono sulle bocche dei bresciani per dare un significato all'inusuale pubblicità: apprezzamento, sdegno per aver ancora una volta utilizzato un linguaggio sacro a fini pubblicitari o semplice curiosità.
A trarre in inganno qualcuno, facendo immaginare un fine commerciale, la scritta «Jesus» messa a mò di firma sotto le frasi religiose. Un particolare, questo, che ha subito riportato alla memoria una famosa campagna pubblicitaria. Erano gli anni 70 e Oliviero Toscani ideò una serie cartelloni per un celebre marchio di jeans - i Jesus Jeans - che scandalizzò mezza Italia. In parecchi - esclusi forse i più giovani - hanno pensato ad un ritorno del provocatorio marchio, ma la verità non poteva essere più distante.

«Abbiamo messo la scritta Jesus semplicente perchè non sono altro che le parole pronunciate da Gesù Cristo - spiega don Luca -. Avremmo potuto anche mettere il passo del vangelo a cui si riferivano ma abbiamo pensato che scrivere il nome dell'evangelista con annesso capitolo della Bibbia potesse risultare difficile».
Una campagna di evangelizzazione che non è costata poco alla «Cristo Morfosis». A finanziarla un gruppo di privati ma, fa sapere don Paitoni, per continuare con questo genere di iniziative ci sarà bisogno di altro sostegno. La «fast evangelizzazione» non ha intenzione di fermarsi qui. «A settembre - si lascia scappare don Luca - i bresciani avranno occasione di vedere un'altra nostra iniziativa sempre nello stile di comunicazione contemporaneo che ci caratterizza».



NON E' UNA FIGATA?
mg
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