lodi e vespri sull'iPhone

GERUSALEMME – Le funzioni, nel loro significato sia elettronico che religioso, stanno tutte in un tasto. Premete lì e clic, appare la preghiera. Del mattino, del pomeriggio o della sera. A scelta. E poi ci sono i salmi. E le benedizioni dei pasti. E lo Shema da recitare prima di dormire. E la Preghiera del Viaggiatore per quando si parte, si salpa o si decolla (avvertenza: spegnere durante il volo). L’unico problema sono i metal detector e le perquisizioni, se per caso ce lo si porta al Muro del Pianto: ci vorrà del tempo prima che i soldati di guardia s’abituino e lo lascino passare. Ma sono inconvenienti previsti e trascurabili, in fondo. Perché il gadget è appena uscito ed è già stravenduto. Chi l’ha inventato, ne va fierissimo: si chiama JewBerry, versione meno laica del BlackBerry, ed è la tentazione d’ogni religioso osservante. Basta con lo scomodo Siddur, è lo slogan, lasciate a casa il poco pratico e obsoleto Libro delle Preghiere.

Il JewBerry è leggero, sta in tasca ed è molto più rapido da consultare: «Ne vado pazzo», ha pubblicamente dichiarato il rettore della Yeshiva University, Richard Joel, «perché sullo stesso schermo riesco a controllare come va il listino di borsa, dare un’occhiata alle mail e intanto recitare la mia preghiera serale». Mai più senza. Il software per salmodiare è un programmino da trenta dollari, messo a punto da due ricercatori di New York e ora diffuso anche in Israele. Ne sono stati vendute già diecimila copie, ma secondo gl’ideatori il business è destinato ad aumentare: «Ci è già stato chiesto d’ampliare il programma, d’inserire interi trattati del Talmud. Il nostro scopo non è di trasformare il Libro delle Preghiere in carta straccia, ma prendere un oggetto come il BlackBerry, che più lontano dalle preghiere non poteva essere, e trasformarlo in qualcosa di più spirituale». Non è detto che ci si fermi all’ebraismo, peraltro. L’interesse è scarso verso il mondo cattolico, dove un breviario portatile può tutt’al più riguardare una ristretta minoranza di religiosi. Semmai, c’è attenzione all’immenso mercato islamico, purché naturalmente il nuovo prodotto cambi nome e connotazione. Una volta inseriti il Corano, le preghiere della notte o le recite del Ramadan, basterebbe aggiungere un semplice gps: per trovare, sempre e ovunque, la direzione della Mecca.

Bello!!!!!

:cheers: Quando pregare diventa divertente...... :cheers:


Io mi impapino sempre coi vespri. :drunken: Forse così.......

La preghiera e l'iPhone. Stabilire un legame sembrerebbe impossibile. Se non fosse per don Paolo Padrini, un sacerdote della diocesi di Tortona appassionato di tecnologia. Sua la paternità di iBreviary, un'applicazione da 800 Kb che, tramite la connessione dell'iPhone o iPod Touch, scarica le preghiere del giorno salvandole nel dispositivo e rendendole disponibili agli utenti. Grazie all'idea di don Paolo il libro di preghiera quotidiana codificato nei secoli dalla Chiesa cattolica riceve ora una nuova vita sul touchscreen.

Per rendere operativa la sua intuizione, il sacerdote di Tortona ha chiesto una mano a Dimitri Giani, giovane sviluppatore di Calci (Pisa), che spiega: «iBreviary permetterà al credente di pregare con semplicità. Ogni giorno, collegandosi con l'iPhone, verranno immediatamente proposte le preghiere quotidiane, suddivise secondo l'ordine tradizionale del Breviario». Sono molti i giovani che hanno già scaricato l'iBreviary. «Mi ha fatto particolarmente piacere - racconta don Paolo - il commento di un utente, che pur dichiarandosi non credente mi ha detto che si tratta di uno strumento bello e significativo».

E' un'idea da igNobel oppure è :cheers: valida :cheers: ???