..state buoni se potete..
5 partecipanti
vanità di vanità
che bello ..............
penso corresse l'anno 1989 1990 insomma quasi
e Catanzaro ospitava al palazzetto dello sport del corvo l'incontro regionale di azione cattolica ragazzi..... yeppaààààà
MDC si presentò grazie a tanti innominabili con questa canzone cantata da un'icona di allora nonchè sorella di una vecchia gloria che non vedo menzionata in nessun post,,,,,
ma comunque
se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.........
tutto è vanità solo vanità
pregate al Signore con umiltà a Lui date tutto l'amore nulla più vi mancherà.
penso corresse l'anno 1989 1990 insomma quasi
e Catanzaro ospitava al palazzetto dello sport del corvo l'incontro regionale di azione cattolica ragazzi..... yeppaààààà
MDC si presentò grazie a tanti innominabili con questa canzone cantata da un'icona di allora nonchè sorella di una vecchia gloria che non vedo menzionata in nessun post,,,,,
ma comunque
se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno non immagini certo quel che un giorno sarà della tua vanità.........
tutto è vanità solo vanità
pregate al Signore con umiltà a Lui date tutto l'amore nulla più vi mancherà.
giampiero- Numero di messaggi : 34
Età : 48
Località : MILANO
Punti : 5815
Data d'iscrizione : 06.06.08
Re: ..state buoni se potete..
bhe direi ke per quanto riguarda l'allegria e il buon umore forse sono a buon punto per raggiungerlo heheheh
giuseppe s.- Numero di messaggi : 885
Età : 31
Località : Catanzaro
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Data d'iscrizione : 20.03.08
Re: ..state buoni se potete..
Andiamo in pellegrinaggio al suo sepolcro?
ENRIKO7- Numero di messaggi : 1044
Età : 31
Località : Casinò di Las Vegas
Punti : 7096
Data d'iscrizione : 20.03.08
Re: ..state buoni se potete..
IL SUO CORPO SI TROVA A ROMA ...
NON MOLTO LONTANO DA QUI...
NON MOLTO LONTANO DA QUI...
donMkl- Numero di messaggi : 223
Età : 44
Località : ROMA
Punti : 6144
Data d'iscrizione : 14.04.08
STATE BUONI SE POTETE....
mg ha scritto: :cheers: I giovani hanno un santo protettore di cui ricorre oggi la festa! :cheers:
Si chiama San Filippo Neri.
(Firenze, 1515 - Roma, 26 maggio 1595)
Sacerdote, missionario, grande educatore e fondatore dell'oratorio
Godetevi il video di questo vecchio (ma bellissimo) film:
https://www.youtube.com/watch?v=VUxxwhfNjzE&feature=related
Filippo è stato senza dubbio uno dei santi più bizzarri della storia della Chiesa, tanto da essere definito "santo della gioia" o "giullare di Dio". Colto, creativo, amava accompagnare i propri discorsi con un pizzico di buon umore. Confessava con la stessa discrezione e la stessa bonarietà sia poveri che ricchi, sia principi che cardinali, dando a volte penitenze alquanto bizzarre, sicuro che, dopo aver fatto una simile figuraccia, il penitente non avrebbe più provato a compiere quel peccato
Filippo Neri amava inoltre vivere all'aperto per sentirsi così in maggior contatto con Dio e le sue creature. Amava trascorrere le ore osservando il paesaggio romano dalla terrazza della sua stanzetta. A San Girolamo teneva con sé una gatta, un cagnetto bastardino bianco a chiazze rosse, denominato dal santo "Capriccio", che aveva deciso di non tornare più a casa per vivere nell'Oratorio di "Pippo il buono" . Il santo possedeva inoltre alcuni uccellini che, durante la giornata stavano in giro per la città, alla sera tornavano da Filippo, che li accudiva e gli dava di che cibarsi, e al mattino lo svegliavano con il loro canto.
Molto particolare è dunque l'insegnamento di Filippo Neri, che possiamo riassumere principalmente in quattro punti:° una singolare tenerezza verso il prossimo, ° la prevalenza delle mortificazioni spirituali, in particolare mortificazioni contro la vanità (si può ricordare in questo caso la celebre canzone di Angelo Branduardi "Vanità di vanità" dedicata appunto al santo fiorentino), su quelle corporali, ° allegria e buon umore per potenziare le energie spirituali e psichiche e infine ° la semplicità evangelica, di cui lui fu primo testimone. È importante ricordare dunque come Filippo Neri, durante le preghiere del suo Oratorio, amava fare piccoli intermezzi cantati, così da rendere più piacevole la lettura del vangelo e, di conseguenza, l'incontro con Dio. Egli stesso amava cantare alcuni sonetti scritti da lui. L'Oratorio divenne così anche un laboratorio musicale perché le laudi si trasformarono da monodiche a composizioni a più voci con l'accompagnamento di uno strumento musicale
TESTO DELLA CANZONE...
vai cercando qua
vai cercando la`
ma quando la morte
ti cogliera`
che ti restera`
delle tue voglie
vanita` di vanita`
sei felice sei
dei piaceri tuoi
momenti solo
d'argento e d'oro
alla fine che
ti restera`
vanita` di vanita`
vai cercando qua
vai cercando la`
seguendo sempre
felicita`
sono allegro e
senza affanni
vanita` di vanita`
se ora guardi allo
specchio
il tuo volto sereno
non immagini certo
quel che un giorno
sara` della tua
vanita`
tutto vanita`
solo vanita`
vivete con gioia e
semplicita`
state buoni se potete
tutto il resto e`
vanita`
tutto vanita`
solo vanita`
lodate il signore
con umilta`
a Lui date tutto
l'amore
nulla piu`
vi manchera`
se ora guardi allo
specchio
il tuo volto sereno
non immagini certo
quel che un giorno
sara` della tua
vanita`
tutto vanita`
solo vanita`
vivete con gioia e
semplicita`
state buoni se
potete tutto il
resto e` vanita`
tutto vanita`
solo vanita`
lodate il signore
con umilta`
a Lui date tutto
l'amore nulla
piu` vi manchera`
donMkl- Numero di messaggi : 223
Età : 44
Località : ROMA
Punti : 6144
Data d'iscrizione : 14.04.08
..state buoni se potete..
:cheers: I giovani hanno un santo protettore di cui ricorre oggi la festa! :cheers:
Si chiama San Filippo Neri.
(Firenze, 1515 - Roma, 26 maggio 1595)
Sacerdote, missionario, grande educatore e fondatore dell'oratorio
Godetevi il video di questo vecchio (ma bellissimo) film:
https://www.youtube.com/watch?v=VUxxwhfNjzE&feature=related
Filippo è stato senza dubbio uno dei santi più bizzarri della storia della Chiesa, tanto da essere definito "santo della gioia" o "giullare di Dio". Colto, creativo, amava accompagnare i propri discorsi con un pizzico di buon umore. Confessava con la stessa discrezione e la stessa bonarietà sia poveri che ricchi, sia principi che cardinali, dando a volte penitenze alquanto bizzarre, sicuro che, dopo aver fatto una simile figuraccia, il penitente non avrebbe più provato a compiere quel peccato
Filippo Neri amava inoltre vivere all'aperto per sentirsi così in maggior contatto con Dio e le sue creature. Amava trascorrere le ore osservando il paesaggio romano dalla terrazza della sua stanzetta. A San Girolamo teneva con sé una gatta, un cagnetto bastardino bianco a chiazze rosse, denominato dal santo "Capriccio", che aveva deciso di non tornare più a casa per vivere nell'Oratorio di "Pippo il buono" . Il santo possedeva inoltre alcuni uccellini che, durante la giornata stavano in giro per la città, alla sera tornavano da Filippo, che li accudiva e gli dava di che cibarsi, e al mattino lo svegliavano con il loro canto.
Molto particolare è dunque l'insegnamento di Filippo Neri, che possiamo riassumere principalmente in quattro punti:° una singolare tenerezza verso il prossimo, ° la prevalenza delle mortificazioni spirituali, in particolare mortificazioni contro la vanità (si può ricordare in questo caso la celebre canzone di Angelo Branduardi "Vanità di vanità" dedicata appunto al santo fiorentino), su quelle corporali, ° allegria e buon umore per potenziare le energie spirituali e psichiche e infine ° la semplicità evangelica, di cui lui fu primo testimone. È importante ricordare dunque come Filippo Neri, durante le preghiere del suo Oratorio, amava fare piccoli intermezzi cantati, così da rendere più piacevole la lettura del vangelo e, di conseguenza, l'incontro con Dio. Egli stesso amava cantare alcuni sonetti scritti da lui. L'Oratorio divenne così anche un laboratorio musicale perché le laudi si trasformarono da monodiche a composizioni a più voci con l'accompagnamento di uno strumento musicale
Si chiama San Filippo Neri.
(Firenze, 1515 - Roma, 26 maggio 1595)
Sacerdote, missionario, grande educatore e fondatore dell'oratorio
Godetevi il video di questo vecchio (ma bellissimo) film:
https://www.youtube.com/watch?v=VUxxwhfNjzE&feature=related
Filippo è stato senza dubbio uno dei santi più bizzarri della storia della Chiesa, tanto da essere definito "santo della gioia" o "giullare di Dio". Colto, creativo, amava accompagnare i propri discorsi con un pizzico di buon umore. Confessava con la stessa discrezione e la stessa bonarietà sia poveri che ricchi, sia principi che cardinali, dando a volte penitenze alquanto bizzarre, sicuro che, dopo aver fatto una simile figuraccia, il penitente non avrebbe più provato a compiere quel peccato
Filippo Neri amava inoltre vivere all'aperto per sentirsi così in maggior contatto con Dio e le sue creature. Amava trascorrere le ore osservando il paesaggio romano dalla terrazza della sua stanzetta. A San Girolamo teneva con sé una gatta, un cagnetto bastardino bianco a chiazze rosse, denominato dal santo "Capriccio", che aveva deciso di non tornare più a casa per vivere nell'Oratorio di "Pippo il buono" . Il santo possedeva inoltre alcuni uccellini che, durante la giornata stavano in giro per la città, alla sera tornavano da Filippo, che li accudiva e gli dava di che cibarsi, e al mattino lo svegliavano con il loro canto.
Molto particolare è dunque l'insegnamento di Filippo Neri, che possiamo riassumere principalmente in quattro punti:° una singolare tenerezza verso il prossimo, ° la prevalenza delle mortificazioni spirituali, in particolare mortificazioni contro la vanità (si può ricordare in questo caso la celebre canzone di Angelo Branduardi "Vanità di vanità" dedicata appunto al santo fiorentino), su quelle corporali, ° allegria e buon umore per potenziare le energie spirituali e psichiche e infine ° la semplicità evangelica, di cui lui fu primo testimone. È importante ricordare dunque come Filippo Neri, durante le preghiere del suo Oratorio, amava fare piccoli intermezzi cantati, così da rendere più piacevole la lettura del vangelo e, di conseguenza, l'incontro con Dio. Egli stesso amava cantare alcuni sonetti scritti da lui. L'Oratorio divenne così anche un laboratorio musicale perché le laudi si trasformarono da monodiche a composizioni a più voci con l'accompagnamento di uno strumento musicale
mg- Numero di messaggi : 950
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